Aspettando Giggino
Gli oltre 1000 rom, sgomberati ormai tre mesi fa dal campo di via della Brecce a Gianturco, senza che l’amministrazione gli desse uno spazio alternativo, non sono spariti nel nulla. Lo “sgombero gentile”, durato un anno, ha significato sequestri indiscriminati di mezzi, carrozzini e cibo, presenza costante dei vigili urbani fuori al campo, controlli asfissianti di chiunque entrasse nell’insediamento, divieto di svolgere il mercatino settimanale attraverso cui le famiglie rom sopravvivevano. Questa pratica ha portato allo sfinimento la maggior parte delle famiglie, che hanno deciso nel tempo di lasciare quell’insediamento, dislocandosi in ampie porzioni di territorio: via marina, l’ex-manifattura tabacchi, Forcella, la Sanità. Mentre sindaco e assessore cantano vittoria per il ghetto attrezzato che hanno costruito per ospitare meno del dieci per cento della popolazione rom residente a via delle Brecce i rom sono li, aspettando Giggino…